A lezione di Sup

È Sup-mania. A Lignano Sabbiadoro la Polisportiva Lizzi 

di Udine dà il via al corso base e a quello per ottenere il brevetto di Istruttore Libertas di Sup

 

Se volete scoprire o avete già avuto modo di apprezzare questa nuova pratica sportiva, che consente di camminare sull’acqua mettendo in moto tutta la muscolatura superiore e inferiore del corpo, ora c’è di più. A breve, nella sede di Lignano Sabbiadoro della Polisportiva Lizzi di Udine, si apriranno i corsi base di Sup e quelli per ottenere il patentino di Istruttore Libertas di Sup. Il tecnico Nicola Zamuner svelerà tutti i segreti di questo sport sempre più diffuso sulle spiagge di tutto il mondo e nelle acque interne.

 

Cos'è il Sup

Sup sta per l’abbreviazione di Stand Up Paddling ovvero una disciplina per cui l’atleta sta sopra una tavola simile a quella del surf, ma con un maggiore volume per sostenere il peso complessivo. Munito di una pagaia apposita, l’atleta rema utilizzando tutti i muscoli, in special modo quelli del centro addominale.

In questi ultimi anni questo sport si è molto diffuso nel nostro Paese. Pare che la disciplina abbia una radice di riferimento molto antica: i nativi si   spostavano lungo i fiumi pagaiando in stazione eretta e sfruttando il moto delle onde. La disciplina è adatta a tutti. Trasmette un profondo senso di calma e di quiete se fatto in acque tranquille. Il Sup nasce in uno dei paradisi più belli del mondo: le Hawaii, ma diventa una vera e propria disciplina negli anni ’50, a Waikiki, assieme alla moda del surf da onda.

A livello squisitamente tecnico, lo Stand Up Paddling non rappresenta uno sport molto difficile; certamente se si impara con un trainer esperto si riesce ad apprendere prima il movimento globale e comprendere come muovere i     fianchi e trarre la forza a partire dagli addominali.

 

I vantaggi per il corpo

Oltre ad essere divertente, fa bene al nostro corpo: allenarsi restando in equilibrio su una tavola ha molti vantaggi:

  • migliora l’equilibrio: il corpo deve “combattere” per trovare il baricentro e non cadere;
  • tonifica la muscolatura: stare in equilibrio vuol dire contrarre tutti i muscoli del corpo. Sembra una disciplina dolce, ma in realtà coinvolge intensamente tanti gruppi muscolari: da quelli stabilizzatori (come gli addominali profondi), ai glutei e alle spalle. Il Sup ridefinisce la silhouette.
  • brucia i grassi: praticandolo si mantiene un ritmo cardiaco   notevole; in un’ora di Sup Cruising (cioè pagaiando su superfici d’acqua piatte) si consumano fino a 430 calorie;
  • migliorano coordinazione e agilità: fa bene a coordinazione del corpo, riflessi e agilità;
  • rilassa e libera la mente: è sufficiente un’uscita di una trentina di minuti per rigenerarsi e liberarti dai brutti pensieri;
  • divertimento assicurato, da soli o in compagnia: contatto con la natura e panorami mozzafiato contribuiscono al buonumore;
  • combatte lo stress: pagaiare e stare a contatto con l’acqua, aiutandosi con un respiro morbido e dolce, profondo, permette di rigenerarsi e scacciare pensieri negativi o la stanchezza.

 

Controindicazioni e accorgimenti

Controindicazioni? Se non in presenza di patologie pregresse fare, è un’attività sicura.

 

Un solo Sup, ma diverse discipline

Ognuno può praticare il Sup in base alle proprie attitudini, al posto in cui vive e alle proprie caratteristiche fisiche:

  • Sup touring: è il miglior modo per avvicinarsi a questo sport ed è anche la forma più classica e diffusa del Sup in Italia. Consiste nella escursione a scopo ricreativo e per rilassarsi. Viene praticato per conoscere meglio          le coste e per fare escursioni in calette e grotte, dove non è facile o impossibile arrivare via terra. Si può praticare in mare, sui laghi e sui fiumi. È una forma di allenamento se fatto a un ritmo più elevato e con una    tecnica adeguata.
  • Paddle surf (o Sup Surf): è il Sup sulle onde, una delle versioni di questo sport più dinamica e divertente. Consiste nel surfare le onde come un vero e proprio surfista, con il vantaggio che avendo una tavola più grande e voluminosa, remando con la pagaia si riesce a prendere prima l’onda;
  • Sup racing: è utilizzato per le competizioni in acqua piatta. Esistono competizioni a livello nazionale e mondiale, con varie categorie a seconda di sesso dell’atleta, lunghezza della tavola e del percorso, del tipo di tavola.

 

Modelli di tavole

La tavola deve essere stabile: solitamente ha una lunghezza che va da 3 metri ai 3,6 metri e una superficie antiscivolo per permette alla zona plantare di aderire meglio. In molti casi la tavola viene dotata di un laccetto chiamato “leash” che serve ad agganciare il piede alla tavola onde evitare di perderla se si cade, proprio come avviene nel caso del surf. Ne esistono di due tipi: gonfiabili e rigide. Le prime, meno diffuse, si usano di solito per brevi tragitti, mentre le seconde si usano per uscite intense e lunghe. Anche la pagaia varia in base all’uso e alle preferenze: esistono pagaie a lunghezza fissa e lunghezza regolabile. Anche la pala in cima ha forme e dimensioni molto diverse. In dotazione, nel caso delle tavole gonfiabili, si ottiene una pompa di gonfiaggio e un kit di riparazione.

 

Abbigliamento adatto

In estate sono indispensabili costume, capellino, occhiali e crema solare La muta corta o lunga è indispensabile se si sta parecchio in acqua e soprattutto in determinate coste, dove la temperatura dell’acqua è più fredda. Gli atleti di solito si dotano anche di un gilet di aiuto al galleggiamento, con zip frontale, comodo e di volume ridotto, composto da diverse sezioni che consentono una maggiore libertà di movimento.

 

 

Per informazioni: Nicola Zamuner 327 316 3930

 

Pubblicato il 14 marzo 2023