Basket. La Delser mantiene il primato con Fanola

Spigolosa, bisbetica, ma pur sempre la partita che regala, per una sera, il primato in solitaria alla Libertas Basket School Udine. Contro il Fanola San Martino si conclude 71-58 il match valido per la 9^ giornata di Serie A2 giocato questa sera al Benedetti.

 

È corso lungo un binario di parziale equilibrio il derby del triveneto: a indirizzarlo, in particolare, un terzo quarto favorevole alle ospiti in giallonero (10-15 prodotti e 48-42 al 30’). Nel momento di maggior concitazione, però, a condurre la Delser al successo sono stati i punti messi a referto da PeressonCvijanovic e Da Pozzo. Canestri decisivi, fondamentali per consegnare il successo alla banda Matassini.

 

Il tecnico di Porto Recanati in avvio di gara si affida a due componenti del “golden trio” di serata: Peresson e Cvijanovic. Con loro altre pedine che risulteranno quasi altrettanto determinanti a fine partita: PontoniScarsi e Sturma.

Amabiglia prova subito a congelare l’onda d’entusiasmo arancione dovuta ai precedenti successi con 4 punti che mandano il Fanola avanti (2-4); Peresson dal canto suo rompe il ghiaccio, dall’arco, riportando le sue in vantaggio. Cvijanovic è già una lama che trasforma le maglie giallonere in burro: sei i punti che la slovena sigla nei primi 5’ di gioco (11-8). San Martino concede sì, ma risponde al contempo per le rime, senza cedere al pressing friulano. Al 7’ Antonello realizza il canestro del +1 Lupe (13-14), ma il divario è ben presto colmato da Peresson (15-14) e quindi da Cvijanovic (17-14), cinica in contropiede e imprendibile negli ingressi all’interno del pitturato. Scatenata, la numero 35 produce il 21-16 di fine primo quarto. La premiata ditta Sturma-Da Pozzo trascina Udine al primo strappo del match all’inizio del secondo parziale. Le due “veterane” producono un break di 5-0 – 4 i punti da parte del capitano – che lascia Fanola momentaneamente al palo (26-18). Peresson dipinge in arresto il 30-22 al 16’, ma l’imprecisione generale dai 6,70 mt non permette a Udine di allungare. Così è la bomba Amabiglia a ricucire, in parte, lo strappo: 30-25. Il ferro risputa le triple delle arancioni? Si dimostra più benevolo coi tiri nell’area piccola. Peresson e Pontoni trovano il fondo della retina per il 38-27 di fine primo tempo.

 

Al rientro dagli spogliatoi Guarise e Nezaj sgommano nel tentativo di riacchiappare la Delser (38-32), il contro-parziale friulano tuttavia è veemente e ricaccia sotto le Lupe: a firmarlo Pontoni, Peresson e Cvijanovic (47-32). Al 27’ un calo di tensione per Da Pozzo e compagne obbliga coach Matassini al time-out: a far scattare il tecnico almeno un paio di palle perse di troppo. Al rientro dal minuto però le volpi, pur non essendo lupe, mantengono il brutto vizio: una manciata di possessi gettati al vento e le venete si fanno sentire: 47-39. Le arancioni non girano, sbandano; Antonello la infila da fuori al 29’ e rosicchia altri punti: 48-42 alla terza sirena. La numero 16 giallonero spinge anche al principio dell’ultimo quarto (48-44). Peresson dall’angolo dona ossigeno a Udine un minuto più tardi (54-47), ma le amnesie orange continuano, con le ospiti sul -5 al 6’ dal termine (55-50). A far scattare la sveglia per le padrone di casa è Da Pozzo, brava prima a sgusciare nelle retrovie del San Martino (57-50) e poi lucida nel realizzare i liberi del 59-50. Amabiglia non ci sta e, da pari ruolo – capitano –, ma sul fronte opposto, realizza il 59-53 al 36’. La gara è sempre più in bilico, con Pini che fa ancora una volta -5 (60-55). Il grido di rivalsa per Udine viene quindi lanciato da Cvijanovic: l’ala scaglia una freccia da tre che, a 2’ dal termine, fa respirare la Delser (63-55). Peresson in arresto raggiunge i 18 di media stagionale – ne farà poi altri due, sui titoli di coda. Turel puntella (67-55). In un amen Udine vanifica lo sforzo di Fanola. C’è gloria anche per Ivas nel finale: i suoi due punti fissano lo score sul 71-58.

 

Tabellino Udine: Peresson 20, Sturma 5, Scarsi 4, Da Pozzo 9, Cvijanovic 19, Blasigh, Braida, Turel 5, Lizzi 1, Pontoni 4, Ivas 2, Medeot 2.

 

Foto di Sara Annichini

 

Pubblicato il 29 novembre 2020