Basket. Riga nuovo coach della Delser

Maestro della palla a spicchi, una vita al servizio del basket. Totem, leader, grande professionista. In poche parole, il nuovo allenatore della Libertas Basket School Udine. La società arancione è lieta di annunciare che Massimo Riga sarà l’head coach della prima squadra per la stagione 2021/22.

 

Classe ‘58, nativo di Ostia, il neo-tecnico orange porta con in sé in Friuli una valigia carica di esperienza, una carriera spesa in A1 e ai vertici del campionato cadetto così come al comando della Nazionale italiana Under 20, formazione con cui ha ottenuto, nel 2016, l’argento agli Europei disputati in Portogallo. Nel suo palmarès vanta ben tre vittorie nel torneo di A2 con le Stelle Marine Ostia (1998), le Pantere Caserta (2003) e la PB63 Lady Battipaglia (2014). Durante il suo quinquennio in Campania (2012-2017), il tecnico ha inoltre fatto incetta di medaglie a livello giovanile strappando un oro e un bronzo U19, due argenti fra U18 e U20.

 

La sua personale bacheca è quindi arricchita dai successi conquistati alla guida della Reyer Venezia: c’è la sua firma sulla Coppa Italia e la Supercoppa italiana vinte entrambe nel 2008.

 

Reduce dalla sfortunata parentesi a Torino, col club costretto a rinunciare alla partecipazione al campionato ‘20/’21, coach Riga rientra in panchina dopo l’anno di “purgatorio” ai box. Torna: con nuovi stimoli e rinnovati obiettivi.

 

Coach, quali sono le prime sensazioni che la accompagnano in questo suo grande ritorno?

“Sono molto contento di aver ricevuto la chiamata di Udine al termine di quello che è stato un anno per me un po’ tribolato. Non è stato facile fermarmi dopo quarant’anni consecutivi in panchina: io sono un uomo di campo. Di conseguenza, ho accettato molto volentieri questo nuovo incarico. A tal proposito, desidero innanzitutto congratularmi con tutti gli artefici del grande cammino compiuto dal club nella scorsa annata: coach Matassini ha fatto un ottimo lavoro”.

 

Cosa l’ha spinta a scegliere Udine?

“Ritengo che questa sia una società in cui è ancora possibile lavorare bene, soprattutto con le giocatrici più giovani. Anche per tale motivo, sono convinto che la panchina del club fosse molto ambita da tanti miei altri colleghi. D’altronde è noto come qui il vivaio sia fiorente, il che è un aspetto lavorativo che mi stimola molto. Ci sono diversi prospetti interessanti a cui credo di poter trasmettere qualcosa di buono”.

 

Ha già avuto modo, quindi, di valutare il roster a sua disposizione?

“Ho seguito alcune gare della squadra e ho fatto una prima analisi delle statistiche e delle giocatrici. In settimana, comunque, sarò in città per avere un primo assaggio dell’ambiente: coglierò l’occasione per parlare con lo staff, le giocatrici – senza disturbare però quelle coinvolte nella Coppa Italiana – e ragionare su quelle che saranno le potenzialità del club stesso, al netto di almeno un paio di addii”.

 

Sulla base di quanto detto, quali saranno gli obiettivi delle arancioni nel prossimo campionato?

“Di certo non sarà facile ripetere quella che è stata un’annata così importante per questo club. Sarà, magari, un’annata diversa: il successo non sempre equivale a un miglioramento in classifica. Il miglioramento, ad esempio, potrà arrivare dalle giovani che faranno parte del roster, dal prosieguo dei loro percorsi di crescita. Il gruppo, come detto, è giovane, ma ha un anno di esperienza in più. Un anno che è stato positivo e che, pertanto, mi potrà permettere di dare a ciascuna ragazza maggiori responsabilità nei momenti chiave delle partite che affronteremo. La mia intenzione è tener fede a un progetto che, in ogni caso, è da sempre il marchio di fabbrica di questa società”.

 

Pubblicato il 08 giugno 2021