Difesa personale in ambito sanitario: La seconda edizione di successo del corso per infermieri

Dopo il successo della prima edizione, è stato riproposto dopo neanche sei mesi con altrettanto successo il corso dedicato alla difesa personale in ambito sanitario organizzato presso il Palazen dal NURSIND, grazie all’attiva collaborazione della Polisportiva Villanova Libertas.

 

Le lezioni, cui hanno partecipato una quarantina di infermieri, impegnati due giorni dalla mattina fino al pomeriggio inoltrato, sono state fortemente volute infatti da Gianluca Altavilla, segretario provinciale del NURSIND, e da Rosella Bertolo, infermiera professionista componente del direttivo del sindacato e responsabile del corso.

 

La prima giornata ha illustrato tecniche di difesa dall’aggressione verbale. Lo psicologo Daniele Baron Toaldo ha trattato nel particolare l’aggressività che si sfoga nella parola, attraverso lo studio degli elementi basilari della comunicazione verbale, non verbale e para verbale. Sono state trattate le diverse modalità aggressive al fine di sviluppare maggiore consapevolezza e abilità di riconoscimento precoce. Le tecniche proposte sono infatti fondamentali per fronteggiare, ma anche per prevenire, eventuali aggressioni nella maniera più efficacie per ogni diversa modalità.

 

La seconda lezione è stata invece completamente dedicata all’aggressione fisica. I tecnici Maurizio Fornarolo, Davide Bortolin, Renzo Barbarotto e Davide Sist hanno insegnato tecniche specifiche di atuodifesa per evitare danni a sé stessi, ma anche all’aggressore.

 

La problematica è particolarmente sentita. È infatti più frequente di quanto si creda che gli infermieri subiscano aggressioni, da parte di pazienti, ma anche da parte dei familiari dei pazienti. In quei momenti, in cui stanno affrontando serie problematiche di salute, possono purtroppo facilmente non conservare la lucidità necessaria. Ovviamente in questo campo è importante mantenere il controllo e soprattutto conoscere tecniche specifiche per evitare danni a sé stessi, ma anche all’aggressore.

 

L’intero gruppo ha espresso il proprio entusiasmo chiedendo di iniziare un corso duraturo nel tempo per approfondire le tecniche imparate durante le lezioni intensive.

 

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Pubblicato il 09 luglio 2018