Ginnastica artistica. Modolo vince la paura e stacca il pass per la fase nazionale

Articolo di Alice Modolo – 13 anni

LA PAURA CHE NON HO AVUTO

Il 4 maggio 2019 ho partecipato alla seconda gara individuale di ginnastica artistica di quest’anno.

Non ho mai voluto fare le gare individuali, non mi sono mai piaciute: ho sempre avuto bisogno del sostegno della squadra; ho sempre avuto paura di sbagliare e di non riuscire a recuperare. Proprio per questo motivo mi sono allenata controvoglia, ma molto duramente: tornavo a casa molto tardi e davvero stanca.

Il giorno della gara non avevo l’ansia, di solito sempre presente, perché sapevo che alle gare Nazionali sarei andata con la squadra, quindi non era necessario qualificarsi.

Il mio istinto però viene sempre contraddetto e quindi mi sono impegnata al massimo per non deludere la mia allenatrice e forse anche me stessa.

Il primo attrezzo era la trave: il più brutto secondo me, quello che, fin da quando ero piccola, mi ha creato problemi vari e infortuni.

Fortunatamente non sono caduta e ho fatto una buona prestazione. Anche la mia allenatrice sembrava contenta:” Oggi hai fatto una bella trave. Brava!” Di solito ha sempre qualche errore da farmi notare. Il corpo libero e il volteggio non sono andati diversamente e io, soddisfatta, sono andata in spogliatoio per riprendermi un po'.

Poco dopo è arrivato il momento della premiazione e quando hanno annunciato la mia categoria, aspettavo che mi chiamassero subito perché, sottovalutandomi, pensavo di essermi qualificata agli ultimi posti, invece non sentivo il mio nome. Alla fine ho capito che mancavo solo io:” E al primo posto con punti 44 e 70 Modolo Alice!”

Mentre ero sul podio ho pensato a quanto mi ero allenata per la gara: ore e ore in palestra, sognando magari, di essere in centro o alle feste con i miei amici.

Ho capito che non dovevo sottovalutarmi, che io valgo qualcosa, che posso superare ostacoli e sfide per me difficili, se metto da parte tutta l’agitazione e la paura che ho.