Il convegno Libertas “Terzo settore e iscrizione al registro CONI 2.0” registra il pienone

Sono giunti da ogni angolo della regione per assistere al convegno “Terzo settore e iscrizione al registro CONI 2.0” organizzato lunedì 12 marzo dalla Libertas Provinciale di Pordenone su mandato della Libertas Servizi FVG, con il sostegno della Fondazione Friuli e dei SINA per il Sociale.

 

Hanno infatti gremito la sala convegni SINA gli oltre 80 rappresentanti di associazioni sportive provenienti anche da Trieste e Udine, oltre che, ovviamente, da tutto il pordenonese. Le tematiche trattate, che tanto stanno creando incertezze nel mondo delle ASD, non a caso hanno suscitato interesse anche fra associazioni non affiliate Libertas, che hanno deciso di partecipare «evidentemente perché trovano da noi risposte che non facilmente si recuperano altrove», ha precisato Lorenzo Cella, moderatore della serata, nonché responsabile della Libertas Servizi.

 

In presenza anche del presidente provinciale di Pordenone Ivo Neri, della consigliera nazionale Sandra Cardin e dell’avv. Andrea Canzian, il dott. Michele Sessolo, commercialista esperto in contabilità delle associazioni sportive, ha aperto la serata spiegando le normative che regolano il cosiddetto “terzo settore”. In sostanza nessuna ASD è obbligata ad operare una migrazione, ma alcune società, soprattutto le più grandi, potrebbero comunque trarne dei vantaggi, che andrebbero valutati caso per caso.

 

Ulteriori preziose indicazioni sono state fornite riguardo i compensi sportivi. Se da un lato sono saliti da 7.500 a 10.000 €, dall’altro non è ancora stata emanata dal CONI la lista di mansioni che rientrano in questo regime fiscale agevolato e quali invece nell’ambito delle collaborazioni coordinate continuative, con tutta la serie di procedure fiscali annesse e connesse.

 

La parola è stata poi passata all’ing. Daniele Bassi, componente della giunta nazionale Libertas, che ha fornito preziose indicazioni pratiche per l’iscrizione al registro CONI 2.0, la nuova piattaforma fortemente voluta dall’agenzia delle entrate in cui tutte le associazioni sportive dilettantistiche devono iscriversi per usufruire delle agevolazioni fiscali.

 

Due i punti cruciali a riguardo: massima accuratezza durante la compilazione, con particolare attenzione sui codici fiscali, e presenza di un numero di tecnici congruo al numero di tesserati. In particolare, è necessario che ogni tecnico, se non in possesso della laurea in scienze motorie o dell’ISEF, abbia una qualifica riconosciuta da una federazione o da un ente di promozione sportiva. A tal proposito, la Libertas sta organizzando corsi di riqualificazione SNAQ (Sistema Nazionale delle Qualifiche Sportive CONI), per tutti coloro che pur essendo altamente preparati non sono ancora in possesso del suddetto tesserino.

 

Resta comunque massima la disponibilità dei centri provinciali e della Libertas Servizi a fornire il supporto necessario alle associazioni, attraverso anche le consulenze degli specialisti, affinché tutte possano iniziare ad orientarsi adeguatamente nel nuovo universo sportivo che si sta prospettando.

 

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Pubblicato il 14 marzo 2018