Nuoto pinnato. Bertoli prima a Trieste

Articolo di Sara Bertoli – 17 anni

 

Acqua: elemento senza il quale non esisterebbe essere vivente e, in verità, nemmeno la mia vita sarebbe quella che è ora!

 

Ricordo bene quella gara di nuoto pinnato alla piscina “Bruno Bianchi” di Trieste il 7 aprile 2019 e come io mi sentissi piccola come una goccia.  Pronta sul blocco aspettavo la partenza. La forte voce dell’arbitro: “A POSTO!”.  Anche adesso, ogni volta che la sento è come vento impetuoso, mi scuote e mi prende un brivido sulla pelle e nel cuore.

 

La paura di sbagliare con una falsa partenza mi sale la schiena come un’onda, mi attraversa dalla testa alle pinne e mi annebbia la vista, si riempiono di lacrime gli occhialini, sono tremante, quasi come se non sapessi nuotare. Ecco il via: mi tuffo.

 

Forse per chi non nuota è difficile capire cosa significhi il ritmo delle bracciate che sposta l’acqua con forza e rispetto, i pensieri negativi che svaniscono portati via dall’acqua che scivola sulla pelle.

 

Siamo fatti di acqua e ora che sono in lei e lei mi avvolge, mi sento parte di essa. I muscoli sono sotto sforzo ma non posso mollare: voglio farlo per me stessa, per i miei compagni della squadra Pinna Sub San Vito e il mio allenatore che da sempre credono in me.

 

Ce la metto tutta ed ecco finalmente il muretto di fine corsia, arrivo, alzo la testa, me ne rendo conto: sono la prima!

 

Sento sciogliersi il cuore, il mio respiro è affannato ma sono felice. Lascio che MammaAcqua mi avvolga ancora un momento e mi risollevi dagli sforzi fatti.

 

Sento urla di gioia provenire dal bordo vasca: sono i miei amici diversamente abili che hanno appena concluso una gara e condividono la loro e mia felicità con grida e applausi.

 

L’acqua ha questo potere: abili o diversamente abili, adulti o bambini, nessuno pesa nell’acqua! Come i pesci del mare, ognuno diverso e unico, anche noi possiamo nuotare insieme e gioire in questo elemento.

 

Dalla vasca dei piccoli arrivano urletti di gioia di un bimbo che sta allegramente schizzando la sua mamma.  Questo mi auguro: che tutti ci si senta in acqua così spensierati, allegri, parte di un elemento vitale che sempre ci dona energia.

 

Pubblicato il 19 giugno 2019