Sci alpino. Brenelli terza all'ultima gara della stagione

Articolo di Sofia Brenelli – 12 anni

 

PERCHÉ IO CI CREDO

 

Era l’ultima gara di sci della stagione.

 

Ci trovavamo a Piancavallo e il tempo, come da tradizione, era da lupi. Insomma, una giornata umida, fredda e nebbiosa.

 

Poco prima della gara, il livello della mia ansia era pari a zero, ma, all’improvviso, mi sentii molto eccitata.

 

Mi spinsi comunque con forza dal cancelletto di partenza e cominciai la mia sfida. Mentre scendevo ero spaventata, con la paura di cadere da un momento all’altro. Tuttavia, eseguii alla lettera il precetto del mio allenatore: “Vai e aggredisci i pali!”. Fu così che li urtai tutti con grinta, giungendo persino ad abbatterne la metà, tanto da richiedere l’intervento dei soccorritori per ripristinarli. Il pubblico era incredulo.

 

Una volta arrivata, conobbi il mio tempo: ero arrivata terza. Il podio, anche se per un soffio, era mio!

 

Ma, la notizia più bella, era che due mie compagne di squadra, erano, rispettivamente, una seconda e una prima!

 

Poco dopo iniziarono le premiazioni. Sentii chiamare il mio nome al microfono e montai sul terzo gradino del podio. Quando salirono anche le mie due compagne di squadra, il mio allenatore urlò: “salite tutte al primo posto e abbracciatevi!”. Quindi io salii ancora e ci abbracciammo in nome della nostra amata squadra.

 

Anche se non ero arrivata prima, ero felicissima, sia per la mia impresa che per la mia squadra.

 

Sono infatti profondamente orgogliosa di far parte del mio sci club perché lo scopo non è vincere a tutti i costi, ma divertirsi, e nessuno ci mette pressione. Tanto, chi ha sufficiente talento e determinazione, emerge comunque, se non lo fa per gli altri, ma per se stesso.

 

Nessuno lo sa meglio di me, che ho lottato per due anni contro il parere negativo dei miei genitori per poter essere qui, a competere nello sport che più amo: lo sci alpino.

 

Pubblicato il 19 giugno 2019